Ing. Andrea Stefanovichj
IAS - Ingegneria
La diagnosi delle patologie edilizie e la ricerca del danno con metodi non distruttuvi è una fetta molto importante della mia attività maturata nel tempo con diverse esperienze in diversi settori della diagnostica. I campi principali dove posso operare con idonea strumentazione sono:
- Ricerca delle cause di fomrazione di muffe;
- Verifica dei ponti termici e dei difetti costruttivi negli edifici;
- Verifica delle cause per l'umidità nelle murature;
- Ricerca perdite dagli impianti di adduzione acqua;
- Ricerca di perdite dagli impianti di scarico;
- Ricerca delle cause di infiltrazioni;
- Monitoraggi termo-igrometrici;
- Verifica impianti elettrici.
L'individuazione delle molteplici problematiche che spesso vengono riscontrate negli edifici non può essere fatta solamente affidandosi alla vista e all'esperienza maturata, ma necessita dell'ausilio di strumentazioni sempre nuove e performanti. Nel corso degli anni ho sempre cercato di dotarmi delle più attuali strumentazioni al fine di fornire un servizio professionale e risolutivo.
Di seguito una breve carrellata sulle dotazioni strumentali disponibili ed il loro impiego:
L'indagine termografica sfrutta le proprietà dei materiali di emettere calore a qualsiasi temperatura si trovino e l'emissione del calore dipende dal coefficente di emissività, proprio del materiale come pure la capacità termica. Quest'ultima è la caratteristica che si sfrutta maggiormente perché permette l'individuazione di materiali diversi che i trovano a temperature diverse. E' il caso dell'acqua che può essere facilmente individuata all'interno degli elementi costruttivi degli edifici.
La termografia è sfruttata anche per eseguire verifiche su impianti elettrici e su pannelli fotovoltaici dove permette di individuare i cosiddetti "hot spot" ossia le celle fotovoltaiche che non funzionano e che vengono rilevate con una temperatura più alta della altre.
La termografia permette anche di valutare l'efficacia della coibentazione negli edifici ed associata ad altri strumenti come i datalogger termoigrometrici, consente di caratterizzare un locale valutare quali possono essere gli interventi più idonei per risolvere problematiche legate alla formazione di muffe e condense.
Il datalogger termoigrometrico è uno strumento che permette di acquisire dati per un lungo periodo di tempo. In particolare l'RHT10 acquisice temperatura e umidità, nel luogo dove viene posizioneto, ad intervelli regolari di tempo secondo le impostazioni che vengono fissate.
Permette di incamerare fino a 10.000 valori il ché consente di effettuare monitoraggi per periodi anche di alcuni mesi e ci permette anche di fissare alcuni allarmi come temperatura massima o minima, umidità massima e minima e condizioni per la formazione di muffe.
Alla fine del monitoraggio i dati possono essere scaricati con la possibilità di elaborarli, sotto forma di grafico, ed integrarli con altre misurazioni o rilevazioi, ad esempio con i risultati di una termografia, per avere un qudro molto completo del comportamento termo/igrometrico del locale oggetto di indagine ed anche dei suoi occupanti.
L'igrometro ad aghi Testo è utile per effettuare misure si moltissimi materiali, compresi quelli da costruzioni, al fine di valutare la presenza di umidità. Lo strumento realizza una misura superficiale e quindi permette di avere soltanto una valutazione preliminare, ma comunque qualitativamente valida.
Qualora venga rilevata la presena di umidità sarà comunque necessaio eseguire prove più specifiche per valutarne le cause e formulare idonei interventi di risoluzione.
Anche questo strumento, come il precedente, è utile nei sopralluoghi preliminari per poter fare delle valutazioni immediate per poter valutare poi quale metodo di indagine più approfondito utilizzare per risolvere il problema.
la sua caratterisitica è quella di misurare temperatura e umidità relative in maniera immediata. I valori misurati vengono poi inviati, attraverso il collegamento bluetooth, allo smartphone che mediante un'applicazione li elabora sotto forma di grafico mostrando i valori misurati e i relativi valori delle temparture di rugiada.
Associato alla termocamera, con la quale posso misurare la tempertura superficiale delle pareti, posso avere una valutazione immediata sulla possibilità che all'interno del locale si possa verificare la formazione di condense o meno su determinate superfici.
L'igrometro a microonde è uno strumento di altissima qualità e precisione in grado di misurare la presenza di umidità nei materiali fino ad una profondità di 5cm.
Ci offre dunque la possibilità di andare ad indagare gli strti più profondi potendo escludere in questo modo condizioni di umidità superficiale dovuta magari a piogge o bagnamenti accidentali.
Inoltre il T3000 è uno strumento polifunzionale al quale possono essere collegati diversi sensori (in questo caso il TS660SDI) rendendolo idoneo a molteplici misurazioni in situ.
La stazione di rilevazione Fast Aqua M300 è entrata da poco a far parte della mia dotazione strumentale, ma ha già riscosso un sucesso strepitoso presso i miei clienti. Questo perché offre la possibilità di eseguire verifiche con una invasività minima, talvolta totalmente nulla, ottenendo però risulati eccezionali in termini di precisione e accurateza. Il rilevatore permette di utilizzare diversi sensori che nel mio caso sono di due tipologie:
- Sensore H2 (Idrogeno), per eseguire le verifiche gas tracker;
- geofono, per eseguire misurazioni su tubazioni e condotte.
Il sistema del gas tracker lo utilizzo sempre per ricercare le cause di infiltrzioni di acqua riuscendo ad individuare il punto preciso dove ha origine l'infiltrazione riuscendo così a minimizzare anche l'area del successivo intervento di riparazione. Oppure lo utilizzo per ricercare perdite da impianti di adduzione riuscendo anche in quasto caso ad individuare il punto preciso dove ha origine la perdita.
Il geofono lo utilizzo per la verifica di condotte in pressione dalle quali, l'eventuale perdita, genera un sibilo facilmente rilevabile dai sensori.
E' l'ultimo strumento acquistato allo scopo di fornire servizi relativi alla certificazione degli impianti elettrici ad amministratori di condominio. Il Macrotest G3 è in grado di eseguire tutte le verifiche previste su impianti monofase e trifase fino a 420V e previsti dalle norme CEI 64-8 e CEI 64-14.
E' possibile, dunque, eseguire la cosiddetta, riduttivamente, verifica della terra richiesta per gli impianti condominiali con cadenza di 5 anni per impianti standard e2 anni per impianti soggetti a CPI.
Lo strumento permette anche di verificare la funzionalità degli interruttori magnetotermici, di verificare la corrente di guasto, di calcolare la resistenza di terra, di monitorare l'impianto in fuzione, ecc...